GIOVANNA LACEDRA


Giovanna Lacedra, artista (Italia, Venosa)

WHAT IS LOVE? Performance durational, 2020
Performer: Giovanna Lacedra

A marzo 2020 i centri antiviolenza dell’Associazione Nazionale D.i.Re “Donne in rete contro la violenza” hanno ricevuto il 75,5% di richieste di aiuto in più rispetto alla media mensile del 2018.
Il lockdown imposto dall’emergenza Covid-19 ha confinato molte donne tra le mura domestiche con mariti o compagni che già dapprima mostravano atteggiamenti manipolatori o violenti. La convivenza forzata, senza alcuna pausa, senza alcuna evasione, ha portato al peggioramento o addirittura alla degenerazione di alcune dinamiche. Le donne che si sono ritrovate in gabbie di questo tipo sono diventate ogni giorno più fragili, ogni giorno più spaventate, ogni giorno più sole. Impietrite dalla mancanza di una qualsiasi alternativa, cristallizzate dall’assenza di una via di fuga, vittime di una prevaricazione sempre più incalzante, di uno stillicidio senza fine, non sempre hanno osato chiedere aiuto. Perché chiedere aiuto è un atto di coraggio. E le donne hanno paura di trasgredire a quella che di fatto è diventata a mano a mano la loro quotidianità. Una quotidianità in cui si subisce stando ferme, zitte, e sole. In una solitudine di cristallo, aspettando una tregua che non arriva. La violenza verbale è demolente tanto quanto quella fisica. Le parole, quelle di vetro, ripetute ogni giorno, affilate ogni giorno, ti schiaffeggiano come mani.Può forte delle mani. La violenza verbale ti sfinisce, ti sottrae dignità. Ti immobilizza e può persino convincerti che in fondo a quella nerezza, ancora resiste qualcosa che somiglia all’amore.
“WHAT IS LOVE?” è una performance durational fatta di azioni lente e cadenzate, che si ripetono alternandosi al reading di brani in prosa o poesie tratte dal libro “Adrenalina” della poetessa libanese Joumana Haddad.

La performance si svolgerà in diretta il 2 maggio dalle ore 15 alle 23:59 (ora italiana) e sarà visionabile dalla pagina Facebook dell'artista:
https://www.facebook.com/giovannalacedra/


BREATHE ME © Giovanna Lacedra 2020 Selfportrait

GIOVANNA LACEDRA
Nasce nel 1977 a Venosa (PZ). nel 2000 consegue il diploma di laurea in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 2004 consegue l’abilitazione all’insegnamento presso l’Università di Pisa. Si trasferisce poi a Milano dove vive sino al 2019. Attualmente risiede a Ravenna, dove lavora come docente di storia dell’arte e disegno presso un liceo scientifico statale, artista visiva, performer e autrice. Come performer si è esibita sia in progetti di altri artisti, quali: "La bara del Bastardo" di Daniele Alonge - 2011; "Yummy Good!" di Manuela De Merito - 2011, che in propriDal 2011 al 2020 ha portato in scena, con un tour itinerante che ha toccato ben 14 tappe in gallerie, musei e spazi espositivi italiani e in città come Milano, Sassuolo, Cesena, Pescara, Lecce, Napoli, etc… 

La Performance Confessional "Io Sottraggo. La Triangolazione Cibo-Corpo-Peso", un progetto riguardante la patologia anoressico-bulimica, da lei ideata, scritta e interpretata. A Milano la performance è stata portata in scena anche presso il Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” in occasione della fiera d’arte contemporanea Step09 Art Fair, nel novembre 2011, a Venezia è andata in scena il 9 maggio 2015, in concomitanza con l’apertura della 56 Biennale Internazionale di Arte Contemporanea, e ha fatto parte della V Biennale d’arte di Anzio e Nettuno. Nel 2020 la performance torna in scena in chiave rivisitata, all’interno della fiera di Arte Contemporanea bolognese Booming Art Show. La performance è stata introdotta nelle tesi di laurea di alcune studentesse del Dams e della Facoltà di Beni Culturali, per gentile concessione dell’artista. Inoltre, la scuola di Giornalismo “Walter Tobagi” dell’Università Statale di Milano ha realizzato una video-intervista in occasione di Expo2015, pubblicata sulla piattaforma ExpoStories. 
Nel settembre 2013 nasce la performance "L'Aspirante", un nuovo progetto che affronta il tema della prevaricazione e della violenza di genere, intellettuale e psicologica, prima che fisica, sbocciato dalla rilettura dell’omonima poesia di Sylvia Plath e dei suoi Diari. Ideata, scritta e interpretata da Giovanna Lacedra e Roberto Milani, la performance è andata in scena tra il 2013 e il 2015 presso le seguenti location: galleria d’Arte Amy-D di Milano, fiera d’arte ArtVerona, per CUNTemporary Art|Feminism|Queer di Londra, GalleriaComunale Ex Pescheria di Cesena, con Patrocinio del Comune e dell’Assessorato Politiche delle Differenze Casa Museo di Ludovico Ariosto a Ferrara, Chiostro di Voltorre aGavirate (Varese) per la mostra “la neve non ha voce” a cura di Alessandra Redaelli.
Nel maggio 2014 a partire dall’omonima poesia di Vittorio Varano, scrive e porta in scena la performance “Come il mare in un Bicchiere”, con la partecipazione performativa di Irene Lucia Vanelli. La performance viene realizzata tra il 2014 e il 2015 presso: 77Art Gallery di Milano, MAG – Marsiglione Art Gallery di Como, “CORPO | Festival di Arti Performative” di Pescara, V Edizione a cura di Ivan D’Alberto e Sibilla Panerai. 
Nel giugno 2014 ha portato scritto e portato in scena, prima presso la Casa Museo di Ludovico Ariosto a Ferrara e poi presso l’ArtFarm Pilastro di Bonavigo (Verona), una performance articolata sui versi dell'ultima poesia di Sylvia Plath e su un percorso di 100 acquerelli che la ritraggono come innumerevoli sindoni-tracce, titolata"EDGE | Ultimo Ritr-Atto".
Nell’autunno 2014 scrive e porta in scena una performance sull’infanzia abusata, liberamente ispirata al libro “I quaderni delle bambine” della psicologa Maria Rita Parsi. La performance si intitola NONSONOMAISTATAUNABAMBINA. Si esibiscono con lei il fotografo e attore Massimo Festi e la piccola Giulia Fumagalli. I monologhi sono di Giovanna Lacedra, le musiche di Larva Casei. Le tappe sono due: Palazzo Pirola, Gorgonzola (MI) e Galleria Biffi Arte di Piacenza. Entrambi gli eventi fanno parte della rassegna “Femminile Plurale” a cura di Alessandra Redaelli.
NONSONOMAISTATAUNABAMBINA viene rivisitata in chiave “assolo” nel febbraio 2016 e pertata in scena in tale versione presso lo spazio espositivo InStudio di Marcello Gobbi aBrescia il 27 febbraio, in occasione della mostra “Umbra et Imago” di Roberto Messina. EMOTIONAL REVOLUTION [LE MANI IN PASTA AL CUORE] è invece una performance in cui l’azione diventa rovesciamento del vuoto in nutrimento, una rivoluzione emozionale in cui dalle briciole si risorge. Viene portata in scena per la prima volta il 19 marzo 2016, presso Con-Temporary Art Circle, studio di Saba Najafi a Milano, per Studi Festival 2016. In seconda tappa, 25 giugno 2016, presso il festival “LA VOCE DEL CORPO” IV edizione – Osnago (Lecco). 
FEELING-CAGE,performance progettata e portata in scena per la prima volta il 12 aprile 2016 a Parma, presso Alphacentauri in occasione della rassegna “Follow The Banana” tratta il tema della perdita di se stessi all’interno di una gabbia annichilente e azzerante. Seconda tappa, 14 maggio 2016, “ART ACTION” Festival Internazionale di poetiche performative – Musei Civici di Monza. PARADEIGMA,è un lento rituale interattivo che vuole simbolicamente risvegliare il modello fondamentale, archetipico, iniziale, nato con la nostra stessa vita. Il daimon. L’immagine destinica. La vocazione dimenticata, ma che ci determina nella nostra irripetibilità, secondo Platone, Jung e Hillman. Performance realizzata il 22 ottobre 2016 presso la Galleria Punto Sull’Arte di Varese, a cura di Alessandra Redaelli. Con pubblicazione in catalogo.
LASCIARSI CADERE | LET IT FALL è un'azione performativa che invita l'individuo a non fuggire, bensì a lasciarsi andare al proprio dolore. A lasciarsi cadere in esso. Senza recidere alcun ricordo, senza strappare alla memoria alcuna pagina. Perchè abbandonarsi non equivale a perdersi, ma ad attraversarsi. Per ritrovare, mediante la lenta vivisezione diquanto è stato pervasivo, il proprio autentico respiro. Live: 16 maggio 2017. Galleria d’Arte Villa Contemporanea – Monza. AMPLEXUS MATERè un inno alla maternità, e alla sacralità del corpo di una madre, che dalla sua stessa materia viva, dal suo stesso sangue, dalla sua stessa carne, dai suoi stessi liquidi, da suo stesso humus genera la vita. Ispirata al concetto di deità femminile diffuso in età Paleolitica, ripristina l'idea di Dea Madre, rivisitando la primordiaità con cui gliuomini di tale epoca la intendevano. Live: 28 luglio 2017. Napoli Sotterranea. ArtPerforming Festival. A cura di Gianni Nappa.
EAT ME(AT) | BLOOD AND WORDS è un'azione che riflette sulla violenza e sul caratteremanipolatorio delle parole. Parole che, se ribadite nel tempo, infragiliscono nel legame chi le subisce, manipolandone la psiche in maniera subdola e difficilmente riconoscibile. Perchè in ogni legame o interazione tra due persone, le parole hanno sempre un peso specifico. E in alcuni casi diventano violenza psicologica effettiva. Live: 30 luglio 2017. Palazzo Risolo. Specchia – Lecce. Le Fil Rouge. 
LE GABBIE DI VINCENT [Fuga in giallocromoè un performance che indaga le parole semplici, autentiche e profonde di un artista la cui biografia ha sovente sopraffatto la sua autentica ferocia poetica, pittorica e verbale. Una performance in cui l’energia vitale, quell’alta nota gialla, torna al corpo, alla pelle, alla carne, all’anima. Come una pioggia di luce che restituisce libertà. Live: 7 luglio 2018 – Festival La Voce del Corpo – V edizione, Osnago (Lecco). 
L’OMBRA DEL BIANCO VEDUTO DAL SOLE è una performance che pone al centro dell’azione Caterina, la madre strappata, che non c’è stata, ma che in verità è stata sempre presente nella vita di Leonardo. Presente nella mancanza, nella memoria, nella ricerca. In una pittura evocativa. E persino nella discrezione con cui egli non ne fece parola. L’OMBRA DEL BIANCO è la voce di questa madre, così marginale, velata e misteriosa. Live: 17 maggio 2019. PARMA360 Festiva. IVedizione. A cura di Chiara Canali. Installazione di Michele Giangrande.
CLARESCERE è una performance sul faticoso cammino che ciascuno fa per recuperare se stesso da un qualche buio. Clarescere è la fatica di divenire chiari. A se stessi. Disfarsi Luce e tornare a manifestarsi a se stessi. In un tempo necessario, di una lentezza necessaria.n In punta di piedi. Come un’equilibrista. Reggendo il peso del proprio veleno in un’ampolla vitrea. Live: 11 giugno 2019 presso Calisto Cafè, Vailate (CR)
DALL’ULTIMA VOLTA CHE SONO NATA è una performance a quattro mani, nata dalla collaborazione con la scrittrice e performer Paola Turroni, l’azione si costruisce sulla tramadi alcune sue poesie. È una performance che pone al centro la bestialità del dolore che è morte per una nuova rinascita. Siamo animali quando stiamo nel profondo di un dolore tanto da renderlo “Luogo”. Live: 28 settembre 2019 -  Galleria Villa Contemporanea. Monza.Giovanna Lacedra ha partecipato a progetti fotografici di Massimo Prizzon, Pablo Peron, Christian Zucconi, Marco Chiurato, Franco Donaggio, Antonio Delluzio, Massimo Festi.Ha scritto testi critici per artisti come: Elisa Anfuso, Anna Caruso, Paola Mineo, Urban Solid, Daniele Duò, Pep Marchegiani, Alessio Bolognesi, Alessandro Carnevale.È autrice per Wall Street International Magazine, sezione Arte e cura un proprio Blog, titolato Ellepourart e dedicato esclusivamente all'arte fatta dalle donne, includendovi artistegiovani o storicizzate, pittrici, scultrici, fotografe, performer, poetesse...
Video Performance: https://vimeo.com/user22561378/videosEllePourArt Blog:http://ellepourart.wordpress.com/







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contenuti della precedente edizione di Marzo:

"L'Ombra del bianco veduto dal sole", 2019
Una performance scritta e agita da Giovanna Lacedra
Voci: Giovanna Lacedra, Antonello Taurino


“E il bianco metteremo per la luce…” scrive Leonardo nel suo Libro di Pittura.Leonardo è venuto al mondo senza mai trovare culla tra le braccia di sua madre. Perché da quelle braccia fu immediatamente strappato.Registrato al Catasto di Firenze, dal nonno Antonio, notaio di Vinci, come “figlio non legiptimo” di suo figlio ser Piero e di tale Caterina, “Lionardo”, come risulta il suo nome in detto documento, fu di fatto tolto alla donna che lo aveva messo al mondo, e cresciuto dalla famiglia paterna. L’OMBRA DEL BIANCO VEDUTO DAL SOLE è una performance che pone al centro dell’azione Caterina, la madre strappata. Che non c’è stata, ma che in verità è stata sempre presente nella vita di Leonardo. Presente nella mancanza, nella memoria, nella ricerca. In una pittura evocativa. E persino nella discrezione con cui egli non ne fece parola.L’OMBRA DEL BIANCO è la voce di questa madre, così marginale, velata e misteriosa. È la storia di uno strappo, è la storia di Leonardo raccontata da un altro punto di vista: quello della donna che lo ha dato alla luce.È Caterina a parlare. Dello strappo inaccettabile che fu la separazione dal suo bambino, della meraviglia inaspettata nell’osservare questo figlio da lontano, con quella prospettiva de’ perdimenti che pur smarrendo dettagli le riconsegnava comunque la rara bellezza del suo animo e del suo ingegno.Lo sguardo del sole, allora è il suo, che attraversa il bianco e vela con un’ombra di carezza azzurrina, la vita di questo figlio, tanto geniale e tanto solo".

Dalle ore 00:00 (ora italiana) del 31 MARZO alle ore 24:00 del APRILE 2020 sarà possibile visionare in esclusiva alcune  opere di artisti italiani e stranieri appartenenti al mondo della performance art. Si tratta di azioni inedite che sono state presentante presso musei, gallerie e festival. La libera visualizzazione nasce allo scopo di rendere l’arte accessibile a tutti: infatti in vista delle restrizioni per contenere l’emergenza Covid-19, per ragioni di sicurezza, i luoghi della cultura sono al momento chiusi.


I video saranno visualizzabili dai link correlati (tra cui il seguente) agli artisti che hanno aderito all’iniziativa. Questi Url sono generalmente privati e verranno eccezionalmente “aperti” per il lasso di tempo menzionato





2021 - Argentina Cine Plus Performance Art

CRONOGRAMA DE ACTIVIDADES VIRTUALES DEL 10 AL 19 DE DICIEMBRE DE 2021  VIERNES 10 DE DICIEMBRE 00:00 HORA ARGENTINA (ESPAÑOL) PASADO~ACTIVO~...